
Come spesso accade in Italia, scavando per pochi metri nel sottosuolo dei veri tesori vengono alla luce. Questa volta il ritrovamento accidentale di importanti vestigia romane è avvenuto a Grezzana, un comune ai piedi della Lessinia, in provincia di Verona.
Che Verona fosse un concentrato di monumenti di epoca romana non è di certo una novità: l’Arena, il Teatro Romano e moltissimi esempi meno noti sono visitati ogni anno da milioni di turisti; tuttavia nessuno si aspettava, in occasione di un comune intervento alle tubazioni, di imbattersi in un monumento funerario di grande interesse archeologico fuori dal centro, una quindicina di chilometri a nord della città.
Secondo il dott. Gianni De Zuccato, archeologo competente della soprintendenza ai beni culturali, il ritrovamento di questo tipo di costruzione sarebbe una vera rarità nel nord Italia: si tratterebbe di un mauseoleo funerario di forma circolare risalente all’epoca Augustea/Giulio-claudia (tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C.) le cui dimensioni, circa 20 metri di diametro, hanno provocato l’interesse degli archeologi.
Un macabro particolare putroppo rende molto complesse le ricerche: il mausoleo sarebbe stato quasi completamente distrutto per cause ignote già in epoca tardo romana, e da allora la zona è stata usata per secoli come cimitero. Sono dunque moltissime le tombe e le lapidi più recenti disseminate nella zona del ritrovamento, e questo, naturalmente, non aiuta i ricercatori a distinguere quali manufatti facessero parte del complesso monumentale e quali invece siano semplici sepolture di tempi più recenti.
L’intento della soprintendenza è, beninteso, di valorizzare il ritrovamento rendendolo visitabile, magari attraverso degli scavi a cielo aperto simili a quelli del centro di Verona, un atto dovuto vista anche la qualifica di “sito di interesse nazionale” da parte del ministero dei beni culturali; ma le speranze degli addetti ai lavori non si fermano qui: la vallata in cui Grezzana si trova, infatti, è ricca di siti archeologici sia di epoca romana che di epoca preistorica che potrebbero essere meglio valorizzati attraverso la realizzazione di percorsi tematici che permetterebbero a scolaresche e appassionati di scoprire un vero e proprio polo archeologico, a due passi dalle inestimabili bellezze della città scaligera.
Tale posizione è confermata anche dal Sindaco di Grezzana Mauro Fiorentini, il quale ha anticipato che, oltre al necessario stravolgimento della piazza del paese che dovrà accogliere gli scavi, un progetto definitivo è stato varato per la valorizzazione dell’importantissimo sito preistorico “Riparo Tagliente”. Insomma il piccolo comune di Grezzana si prepara a contribuire al grande valore storico e archeologico della provincia di Verona.